Cosa vedere - LaPortella

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Pinacoteca Civica «Bruno Molajoli» - Fabriano (AN)
Le raccolte della Pinacoteca offrono una qualitativa immagine della produzione pittorica fabrianese e centro appenninica dal '200 al '500, con elevati e rari aspetti della pittura romanica uniti agli organici cicli di opere dei maestri Allegretto Nuzi (sec. XIV) e Antonio da Fabriano (sec. XV), senza trascurare la collezione degli arazzi del XVI e XVII secolo. Di grande suggestione sono i gruppi scultorei in legno raffiguranti l'Adorazione dei Magi e la Sacra Rappresentazione databili, rispettivamente, alla seconda metà e alla fine del Trecento.
Museo della Carta e della Filigrana - Fabriano (AN)
Nella "Città della Carta" il Museo offre la possibilità di ripercorrere tutte le tappe dell'evoluzione della lavorazione della carta, le prime invenzioni dei "mastri cartai" fabrianesi e le realizzazioni degli artisti moderni della filigrana.
Il tutto in una cornice suggestiva e ricca di fascino.
Grotte di Frasassi - Genga (AN)
Uno scenario da fiaba per una visita che rimarrà per sempre nella memoria. Nelle Grotte è possibile ammirare la forza della natura che ha creato e crea continuamente situazioni impossibili da immaginare.
E grazie alla tenacia dell'uomo questo spettacolo meraviglioso è divenuto fruibile a tutti.
Gubbio (PG)
Adagiata alle falde del Monte Igino, Gubbio è tra le più antiche città dell'Umbria, meravigliosamente conservata nei secoli e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Fra le più importanti manifestazioni che sono organizzate nella città meritano senza dubbio note particolari la Corsa dei Ceri e la rievocazione storica del Palio della Balestra.
Assisi (PG)
Assisi, antico santuario e città medievale costruita su una collina, è la città natale di San Francesco e strettamente associata con il lavoro dell'Ordine francescano.
I capolavori di arte medievale, come la basilica di San Francesco e gli affreschi di Cimabue, Simone Martini, Pietro Lorenzetti e Giotto, hanno fatto di Assisi un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo artistico e architettonico dell'Italia e dell'Europa.
Spello (PG)
Spello è come un libro prezioso composto da tante pagine da sfogliare con calma e desiderio di bellezza. Partendo dalla parte meridionale (la zona di “Borgo”) per salire fino alla Porta dell’Arce (il “Belvedere”), si ripercorre visivamente la storia di un luogo in cui si respirano le antichissime presenze umbre, romane, medievali e rinascimentali.
Spoleto (PG)
La città di Spoleto oggi è famosa soprattutto per il Festival dei Due Mondi, e per alcune opere come il Ponte delle Torri, la Rocca Albornoziana, il Duomo o i molti resti romani come L'arco di Druso, il teatro romano o il Ponte Sanguinario.
Abbazia di Valdicastro - Fabriano (AN)
Le abbazie, luoghi di culto e di lavoro, centri della spiritualità e depositi di un immenso patrimonio culturale, sono state nel Medioevo il perno attorno al quale ruotava ogni genere di attività economica, sociale e religiosa....). Il territorio di Fabriano, in particolare, è legato alla presenza di S. Silvestro e di S. Romualdo, quest'ultimo fondatore dell'Abbazia a Valdicastro, nella valle situata ad oriente del comune di Fabriano e il cui toponimo deriva da Valle del Castello.
Museo «Piersanti» - Matelica (MC)
Allestito nel quattrocentesco palazzo Piersanti, il museo prende il nome dalle collezioni di Venanzio Filippo Piersanti, donate nel 1901 al Capitolo della Cattedrale.
Tra le notevoli opere conservate dipinti di Bellini, Antonio d Fabriano, Francesco di Gentile da Fabriano, Salvator Rosa, Carlo Maratta, argenti pregiati, mobili rari e di pregio.
Parco Archeologico «Sentinum» - Sassoferrato (AN)
L’area dove si è sviluppata la città romana di Sentinum è ricca di testimonianze archeologiche che coprono un arco di tempo che va dal I sec. a.C. al III sec. d.C. Dell’impianto urbanistico emergono alcuni tratti delle mura cittadine, ma soprattutto sono ben conservate le antiche strade, lastricate con grandi pietre in calcare bianco e delimitate da marciapiedi. Nei pressi, in località Santa Lucia, è stata scavata una struttura di notevoli proporzioni, databile al II sec. d.C., interpretata come villa privata o edificio per accogliere i viandanti. Nella parte centrale è visibile un grande cortile con tracce di pavimento a mosaico e colonnato in breccia rossa di Verona e un imponente edifico termale.
 
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